Disturbi allo stomaco e all'intestino

I pazienti che soffrono di disturbi allo stomaco e all’intestino, si lamentano frequentemente di bruciori di stomaco, acidità, difficoltà digestive e dolori addominali. Questi disturbi possono essere transitori se legati per esempio ad un periodo di forte stress o ad un’alimentazione scorretta, oppure manifestarsi per diversi mesi costringendo il paziente a cure piuttosto lunghe. La gastrite è il disturbo allo stomaco più frequente e può avere tre cause principali: la prima è legata ad un uso eccessivo di FANS , di alcool e accumulo di stress; la seconda è causata da un batterio, l’helicobacter pylori che si annida sulle pareti dello stomaco causando fastidiosi bruciori e infiammazione della mucosa; infine abbiamo le gastriti specifiche causate da infezioni batteriche acute, malattia di Crohn e infezioni fungine.

DISTURBI GASTROINTESTINALI: SINTOMI

La sintomatologia tipica è caratterizzata da :

-dolori epigastrici localizzati nella zona retrosternale,

-bruciori, rigurgito e/o eruttazioni,

-flatulenza, cioè formazione di gas intestinali,

-sensazione di gonfiore,

-nausea e vomito.

Recenti studi hanno dimostrato che ci può essere una relazione stretta tra reflusso gastroesofageo e patologie delle alte vie respiratorie che coinvolgono orecchie, naso, gola e talvolta i bronchi causando l’asma.

DISTURBI ALLO STOMACO E ALL’INTESTINO: CAUSE

L’insorgenza dei disturbi è spesso legata all’ingestione di un particolare alimento o ad uno stile di vita disordinato. In questo caso è facile da correggere seguendo delle semplici norme alimentari e modificando qualche abitudine non proprio salutare. In pratica è sempre consigliabile ridurre il fumo, fare un regolare esercizio fisico, ridurre l’eccesso di peso, evitare cinture o indumenti troppo stretti, mangiare lentamente, evitare pasti abbondanti e preferire 3 pasti principali e due spuntini, evitare i fritti, le salse piccanti e l’eccessivo consumo di caffè e di tè. E’ meglio preferire una dieta ricca di fibre, alimenti ricchi di acqua come la frutta e le verdure, e scegliere carni e formaggi magri. Inoltre se state assumendo farmaci antinfiammatori sarebbe preferibile sostituirli con il paracetamolo che non altera la produzione di acido nello stomaco. Un’altra causa dei disturbi gastrointestinali è la somatizzazione, cioè trasferire a livello organico stati emotivi che generano stress o ansia , in questo caso la cura non si dovrà concentrare solo sui sintomi dell’apparato gastrointestinale ma sarà necessario rimuovere la causa psicologica. Un altro disturbo molto frequente più nelle donne che negli uomini è la stipsi, cioè transito intestinale fortemente rallentato e difficoltà a svuotare l’intestino. Se i residui della digestione non vengono eliminati quotidianamente con le feci, si accumulano nell’intestino e talvolta le tossine possono essere persino riassorbite dalle pareti intestinali intossicando l’intero organismo con frequenti mal di testa, spossatezza e malessere generale. Ancora, l’accumulo di sostanze di rifiuto lungo il tubo intestinale tende ad agglomerarsi formando i cosiddetti fecalomi che si eliminano solo tramite lavaggi ripetuti dell’intestino come avviene con l’idrocolonterapia .

DISTURBI ALLO STOMACO E ALL’INTESTINO: consigli del farmacista

La gastrite può avere diverse cause,  vediamo quelle più frequenti:  se si stanno assumendo farmaci antidolorifici e antinfiammatori occorre sospendere subito la cura e valutare terapie alternative col proprio medico di famiglia; se la causa è la presenza dell’Helicobacter pylori sarà necessaria una terapia a base di due antibiotici e un antiacido.

Un altro disturbo è la sindrome dispeptica che indica una cattiva digestione che si manifesta con bruciori di stomaco, dolori addominali, flatulenza, eruttazioni e malessere generale. Spesso anche in questo caso l’origine dei disturbi è di natura psicosomatica e la terapia prevede l’assunzione di antiacidi, sucralfato , farmaci antireflusso e gastroprotettori.

In caso di reflusso gastro-esofageo la tua farmacia on line ti consiglia di evitare alcuni alimenti come il cioccolato, l’alcool, la menta i cibi grassi e ridurre certe bevande come il caffè. La terapia prevede l’assunzione di farmaci a base di alginato come il Gaviscon che forma un film protettivo sia sulle pareti dello stomaco che dell’esofago proteggendole così dall’azione dei succhi gastrici.

Nel caso di ulcera gastrica o duodenale il paziente può avvertire forti dolori e crampi allo stomaco. La loro insorgenza ha una certa ciclicità: episodi dolorosi ripetuti per parecchie settimane seguiti da periodi di remissione prolungata. I dolori possono aumentare e diminuire anche in una stessa giornata in relazione ai pasti, di solito si manifestano un’ora dopo i pasti  indipendentemente dagli alimenti ingeriti. Il dolore ulceroso normalmente non si irradia e non c’è differenza tra il dolore di un’ulcera gastrica e un’ulcera duodenale. La terapia prevede l’assunzione di farmaci che inibiscono la produzione di acido da parte delle pareti dello stomaco come il lansoprazolo, l’omeprazolo, il pantoprazolo la ranitidina e altri simili. La posologia prevede l’assunzione di una singola dose giornaliera di solito mezz’ora prima della colazione.

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