Emorroidi

 

Le Emorroidi sono un tessuto altamente vascolarizzato presente nell’ultima parte del retto e nell’ano. Esse diventano patologiche quando il tessuto emorroidario aumenta le sue dimensioni, prolassa, sanguina o va incontro a trombosi provocando dolore.

- Sintomi

Le Emorroidi sono caratterizzate da senso di pesantezza nella regione anale, bruciore, prurito anale e dolore, soprattutto durante l’evacuazione con la presenza di sangue e nei casi più gravi anche seguita dal prolasso rettale.

Le Emorroidi vengono distinte in Emorroidi di 1° grado, 2° grado, 3° grado e 4° grado. Le emorroidi di 1° grado possono essere trattate con dei bagni d’acqua fredda e con pomate per uso locale. Quando si ha un avanzamento della patologia, si ha una lassità del tessuto connettivo sottomucoso che determina la formazione di una struttura definita prolasso. Il prolasso può essere interno, che non è visibile ma comunque provoca dolore, oppure esterno. Nel 2° grado le emorroidi permangono all’esterno anche dopo la defecazione, ma possono rientrare all’interno spontaneamente in un tempo variabile. Questo non accade nelle emorroidi di 3° e 4° grado in quanto devono essere riposizionate manualmente. Nei casi più gravi il prolasso può collocarsi all’esterno in seguito a sforzi più o meno intensi, in seguito a un colpo di tosse o a uno starnuto.

- Cause

Le emorroidi sono una patologia molto diffusa sia negli uomini che nelle donne. I principali fattori di rischio sono la sedentarietà, lo stare troppo in piedi, la stitichezza o la diarrea cronica, l’utilizzo eccessivo di lassativi o un’alimentazione povera di fibre.

Le donne durante la gravidanza sono particolarmente soggette a questo tipo di disturbi emorroidari, probabilmente causati dalle alterazioni ormonali, dall’aumento delle dimensioni dell’utero e dagli sforzi durante il parto.

- Prevenzione

La prevenzione consiste in piccoli accorgimenti quotidiani come modificare il proprio stile di vita, svolgere regolare attività fisica, evitando la nicotina e le sostanze alcoliche.

La tua farmacia on line ti consiglia, inoltre, di utilizzare una biancheria di cotone in modo da far traspirare la pelle per ridurre il più possibile il rischio di un ulteriore irritazione.

- Dieta

La dieta ha un ruolo fondamentale nella prevenzione della patologia emorroidaria. Si consiglia di bere molta acqua e di seguire un’alimentazione ricca di fibre ( frutta, verdura, cereali, legumi)  in modo da ridurre i fattori di rischio.

Andrebbero evitati i seguenti alimenti: peperoncino e spezie piccanti, insaccati, cioccolato.

- Consigli del farmacista

 Articoli per l’igiene:

Detergenti liquidi:

I detergenti intimi specifici per questa patologia vengono scelti per le loro proprietà lenitive e antiarrossanti, per contrastare così il prurito, bruciore e arrossamento della zona ano-genitale. Assicurano una detersione delicata e contribuiscono ad una rapida riduzione dell’infiammazione.

Salviette detergenti:

Le salviette permettono un’igiene anale e intima senza causare irritazioni, aiutando a ripristinare l’equilibrio del film idrolipidico cutaneo.

Trattamenti per uso orale e topico:

Per uso orale:

Diosmina

Gli integratori contenenti Diosmina presentano un’azione sulla permeabilità capillare e un’azione antiemorragica. Riducendo la permeabilità dei liquidi extracellulari diminuisce anche la sensazione di prurito.

Bioflavonoidi, Antocianosidi

I Bioflavonoidi riducono la permeabilità e la fragilità capillare mentre gli Antocianosidi aumentano a resistenza e diminuiscono la permeabilità capillare.

Per uso topico:

Unguenti e creme

Gli unguenti e le creme proteggono la mucosa ano-rettale, svolgendo un’azione lenitiva contro il prurito, il bruciore e il dolore causato dalla presenza delle emorroidi.

Autodilattatori

Gli autodilattatori vengono consigliati in caso di stipsi persistente, stenosi di origine cicatriziale da ragade idiopatica, ipertono dello sfintere sostenuto da emorroidi e proctalgia.

Crioterapia

La crioterapia è un metodo utilizzato per il trattamento delle emorroidi di 1°, 2° e 3° grado anche in presenza di emorroidi esterne. Questa terapia può essere un metodo complementare associata quindi alla terapia sclerosante e alla legatura. Questa tecnica consiste nell’esposizione della zona da trattare con la criosonda con azoto liquido, con NO2 o con CO2, con temperature bassissime, dai -190°C ai -65° C. Per questo in alcuni soggetti ha anche azione anestetica e non è necessario altro trattamento, mentre nei soggetti più sensibili si esegue l’anestesia con un’infiltrazione nei 4 quadranti per una anestesia prima superficiale e poi più profonda.

Terapia sclerosante

Le iniezioni sclerosanti sono indicate nelle emorroidi di 1° e 2° grado soprattutto quando queste sono sanguinanti o provocano prurito per le secrezioni sierose o anche nelle emorroidi di 3° grado, ma solo per cercare di ridurre il sanguinamento. Nelle emorroidi di 2° e 3° grado sono indicate quando vi è un ipertono sfinterico in quanto non è possibile effettuare la legatura.

Con il trattamento sclerosante il sanguinamento cessa nell’arco di una settimana dall’iniezione.

Legatura

La legatura è una tecnica che consiste in uno strangolamento del tessuto emorroidario causandone la necrosi nel giro di 3 o 4 giorni.

A differenza delle iniezioni sclerosanti con la legatura non si eliminano soltanto i disturbi delle emorroidi, rendendole così asintomatiche, ma si elimina il tessuto emorroidario stesso.

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